"Amerigo Vespucci"
Il 22 febbraio 2011 la nave scuola "Amerigo Vespucci" raggiunge un invidiabile traguardo: sono trascorsi infatti 80 anni da quando, il 22 febbraio 1931 è stata varata nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia.
Il veliero venne ultimato in soli 10 mesi e la data del varo venne scelta proprio perché il 22 febbraio 1522 morì il navigatore Amerigo Vespucci, dal quale la nave prende il nome.
Molte generazioni di Ufficiali di Marina si sono formate a bordo di questo veliero che è stato definito "la nave più bella del mondo" nel corso delle campagne d'istruzione.
"Un grande pilota sa navigare anche con la vela rotta" (Seneca)
mercoledì 22 giugno 2011
Poesia
Conosco delle barche
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
Jacques Brel
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
Jacques Brel
Citazioni letterarie
- "Odissea" di Omero è un poema che narra principalmente le avventure di Odisseo (Ulisse) durante il suo vieggio di ritorno verso Itaca dopo la caduta di Troia. Questo poema si colloca tra l'800 a.C. e 700 a.C.
- "Novecento" di Alessandro Baricco è un monologo teatrale pubblicato da Feltrinelli nel 1994. Questo libro illustra la storia di un bambino abbandonato in fasce su un piroscafo che vive gran parte della sua misteriosa vita su questa nave.
- "The rime of the ancient mariner" di Samuel Taylor Coleridge fu pubblicata nel "Lyrical Ballads" nel 1798. Questa ballata rappresenta la storia del crimine e della punizione di un vecchio marinaio il quale è costretto ad espiare il suo peccato andando in giro per il mondo a raccontare la sua straordinaria storia.
- "The Old Man and the Sea" ("Il Vecchio e il Mare") di Ernest Hemingway, pubblicato nel 1952 sulla rivista Life, espone la storia di un povero e vecchio pescatore ed il suo rapporto con il mare.
Brevetti
Nave:
Inventore: Jan Alexander Keuning
Descrizione: na nave per l'utilizzo ad alta velocità e / o mari combustibili con un monoscafo lungo e sottile, un arco acuto e la poppa dello scafo ha il fondo piatto o leggermente a forma di V con almeno un timone a poppa, e almeno un elica o getto d'acqua per la propulsione in cui la prua ha un progetto che è uguale o superiore al progetto di poppa. L'arco ha una superficie di controllo che converte il flusso d'acqua lungo la nave in avanti in movimento in una forza laterale regolabile.
Una particolare innovazione riguardante le imbarcazioni è la collocazione di pannelli solari sulla opera viva come si può vedere in questa foto.
Cronoline
Non si può stabilire con esatteza una linea cronologica riguardante le imbarcazioni in quanto queste non hanno avuto uno sviluppo omogeneo nel tempo però nel link sottostante si possono trovare le date fondamentali riguardante lo sviluppo delle imbarcazioni:
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